I giudici di legittimità hanno affermato il seguente principio: è da riconoscersi il diritto alla
riparazione per ingiusta detenzione ex art. 314 c.p.p. anche nei casi di mancata corrispondenza tra
pena inflitta e pena eseguita; tale diritto sussiste, infatti, anche ove l’ingiusta detenzione patita
derivi da vicende successive alla condanna, connesse all’esecuzione della pena, purché́ non
ricorra un comportamento doloso o gravemente colposo dell’interessato che sia stato concausa
dell’errore o del ritardo nell’emissione del nuovo ordine di esecuzione recante la corretta data del
termine di espiazione della pena.…
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Il termine per presentare le memorie difensive non si estende agli atti in esse allegati (Cass., Sez. I, n. 26013 del 19.5.2022, dep. 6.7.2022)
Con la sentenza in commento, la Prima Sezione della Corte di Cassazione conferma il principio mediante il quale la dichiarazione…
La situazione delle carceri italiane secondo Antigone: il rapporto del luglio 2022
Pubblichiamo qui il rapporto semestrale sulle carceri italiane svolto dall’Associazione Antigone.…
Covid e rivolte in carcere. Pubblicata la relazione finale della commissione ispettiva
Lo scorso 17 agosto è stata pubblicata la relazione finale della Commissione ispettiva, incaricata di far luce sulle rivolte nelle…
La condotta collaborativa e il sicuro ravvedimento ai fini della liberazione condizionale: i giudici di legittimità ne escludono (nuovamente) l’equivalenza (Cass., Sez. I, n. 24996/2022). Un’occasione (anche) per brevi riflessioni attorno alle prospettive di riforma.
Con la sentenza in oggetto, la Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sul “nebuloso” requisito soggettivo del “sicuro ravvedimento”, richiesto ai fini della concessione della liberazione condizionale.…
Suicidi in carcere: interviene il Ministro
«E’ un’estate davvero drammatica: il Ministero e l’amministrazione penitenziaria stanno facendo molto per migliorare complessivamente la qualità della vita e…
Tra riforma e “rivoluzione”: l’alba di nuovi equilibri nell’esecuzione penale?
Il 10 agosto scorso sono stati pubblicati sul sito del Ministero della Giustizia lo schema di decreto legislativo di riforma…
Suicidi in carcere: il DAP vara le linee guida per il contrasto al fenomeno
Lo scorso 8 agosto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) ha varato le linee guida per contrastare il drammatico fenomeno dei…
La disciplina dell’ergastolo ostativo nel prisma del regime intertemporale
Il tribunale di sorveglianza di Bologna, con la decisione in commento pone un ulteriore tassello in favore del principio di irretroattività della previsione relativa all’esecuzione penitenziaria quando essa, incidendo direttamente sulla libertà personale del condannato, finisca con l’assumere, di fatto, una connotazione sostanziale.…
Detenuti al carcere duro ed orario di preparazione dei pasti: il “no” della Cassazione a differenze regolamentari irragionevoli
Il divieto discriminatorio per i detenuti in regime ex art. 41-bis ord. pen. di godere della medesima libertà di orario assegnata in favore dei detenuti comuni nella preparazione e cottura dei cibi in cella – divieto non motivato da rilevanti esigenze di salubrità ambientale o di ordine e sicurezza penitenziari -, si risolve in una ingiustificata ed intollerabile violazione del diritto alla salute individuale, inciso dalle modalità e dai tempi di alimentazione soggettivi (Cass., Sez. V, 24925/2022)…