Siglato il protocollo tra il dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e la conferenza nazionale universitaria dei poli penitenziari

Lo scorso 23 marzo è stato siglato il protocollo tra il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e la Conferenza nazionale universitaria dei poli penitenziari (CNUPP) che consentirà ad un numero sempre maggiore di giovani detenuti di intraprendere un percorso di studi universitari mentre scontano la pena.

Il nuovo accordo, invero, estende al Dipartimento per la giustizia minorile un protocollo di intesa già esistente tra la CNUPP e l’Amministrazione penitenziaria, siglato nel 2019, e volto ad un confronto permanente fra le due istituzioni al fine di garantire a detenuti e persone in condizione di limitazione della libertà personale la fruizione di un miglior diritto agli studi universitari.

«Con la firma di questo protocollo», ha commentato la Ministra della Giustizia Cartabia, «doniamo ai giovani ospiti degli istituti penali minorili e a quanti sono sottoposti a misure e sanzioni di comunità un’occasione per immaginare una nuova vita, fuori. E questo grazie allo studio universitario». Ancora ha aggiunto «Permettere a emissari degli Atenei – dottorandi, ricercatori – degli Open day di orientamento , come avviene nei licei – permettere di affiancare i nostri ragazzi e offrire loro l’occasione di accedere a corsi di laurea senza dover pagare le tasse significa credere in loro, significa iniettare in loro fiducia e svegliare la loro forza di volontà, primo fondamentale motore di ogni cambiamento».

Gli ultimi dati relativi alla popolazione di studenti/detenuti (senza distinzione di età) mostrano un trend in crescita. Così nell’anno accademico 2021/2022 sono stati 1.246 i detenuti iscritti a corsi universitari, di cui 1.201 maschi e 45 donne.

Il numero degli iscritti in carcere è pari a 1.114 di cui in media sicurezza 626 e 449 in alta sicurezza e ben 33 sottoposti al regime di 41-bis, 6 negli Istituti Penali per Minorenni (c.d. I.P.M.). Il numero degli iscritti a corsi universitari in misure alternative o in esecuzione penale esterna o a fine pena è pari a 132.

La nuova intesa si inserisce in quel più ampio progetto di riforma che vede protagonista la popolazione carceraria minorile, e di cui la Guardasigilli si sta facendo fervida promotrice.

Tale impegno è stato di recente rinnovato in occasione dell’audizione tenutasi in Commissione Infanzia e Adolescenza lo scorso 17 Febbraio (cfr. P. Bonora, Commissione infanzia e adolescenza, la Ministra Cartabia in merito allo stato di attuazione dell’ordinamento penitenziario minorile, in osep.jusunipi.it). Cartabia in un passaggio ha sottolineato che «il recupero dei minori che inciampano in un reato è qualcosa da cui dipende non soltanto il futuro della loro vita, ma anche il futuro della nostra società. Anzi dell’idea stessa di società che vogliamo coltivare».

Ha così poi concluso «crediamoci nei ragazzi, diamo loro delle possibilità, diamo loro delle proposte, non sono ragazzi destinati a rimanere per sempre lungo una china che magari hanno intrapreso. Questo istituto e questi numeri ci dicono che, laddove sono state fatte delle proposte significative, dove i ragazzi sono stati affiancati da adulti, che hanno saputo essere adulti al loro fianco, la possibilità di una strada diversa c’è».

Si rinvia, per maggiori dettagli, ai dati emersi dall’attività di monitoraggio svolta dal CNUPP nell’A.A. 2021/2022.

 

A cura di Giulia Vagli

Contributi simili

“Educazione in carcere. Sguardi sulla complessità”, a cura di Roberto Bezzi e Francesca Oggionni

Si segnala la recentissima uscita, dello scorso 7 ottobre, del volume “Educazione in carcere. Sguardi sulla complessità”, FrancoAngeli Edizioni, a cura di Roberto Bezzi e Francesca Oggionni. Il volume, “al fine di aprire nuove possibili prospettive di pensiero critico rispetto al problema carcere” affronta alcune delle questioni cardine e delle più evidenti problematiche “di ordine educativo-pedagogico” del sistema penitenziario da tre punti di vista interdisciplinari – quello sociologico, quello giuridico e quello pedagogico – accludendo due contributi finali provenienti dallo sguardo di chi la pena la “amministra” la pena e da chi, invece, la “descrive”.…

Leggi tutto...

19 Ottobre 2021

T. sorveglianza di Bari – 08/07/2021 – liberazione anticipata

Il Tribunale si pronuncia su un provvedimento di reclamo avverso il rigetto da parte del Magistrato di Sorveglianza di un’istanza…

Leggi tutto...

16 Novembre 2021

Il Tribunale di Sorveglianza di L’ Aquila sul detenuto celiaco ristretto ex art 41 bis O.P. : limiti e contenuto del diritto allo scambio degli alimenti alla luce della tutela della salute e della sicurezza

Il Tribunale di sorveglianza di L'Aquila si esprime in merito allo scambio di alimenti del detenuto ristretto in regime ex art. 41 bis O.P. affetto da celiachia…

Leggi tutto...

22 Novembre 2021

Cass. Pen., Sez. I, sent. 3 novembre 2021, n. 46719: colloqui visivi dei detenuti sottoposti al regime differenziato

I colloqui visivi costituiscono un fondamentale diritto del detenuto alla vita familiare e al mantenimento delle relazioni con i più…

Leggi tutto...

28 Marzo 2022

Qualche dato da Strasburgo: le statistiche del 2021 in tema di probation del Consiglio d’Europa

Con un comunicato stampa del 21.6.2022, il Consiglio d’Europa ha pubblicato la ricerca statistica annuale condotta dall’Università di Losanna sul…

Leggi tutto...

23 Giugno 2022

Cass. Pen., Sez. I, sent. 13 gennaio 2022, n. 17167: Il giudizio di ottemperanza come funzionale prosecuzione del giudizio di cognizione

Con la sentenza n. 17167/2022 la prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto avverso l’ordinanza del…

Leggi tutto...

9 Novembre 2022

Torna in cima Newsletter