“Scritti dal carcere”, così si chiama il libro, a cura di Riccardo Michelucci e Enrico Terrinoni, contenente la prima traduzione italiana, in oltre 200 pagine, delle prose e delle poesie inedite scritte da Bobby Sands, attivista e rivoluzionario nordirlandese, deceduto in carcere il 5 maggio 1981 dopo 66 giorni di sciopero della fame.
A 39 anni dalla morte, vengono tradotti per la prima volta in italiano tutte le poesie e le pagine di prosa che, durante la prigionia nei blocchi H di Long Kesh a Belfast, Sands compose scrivendo su carta igienica e cartine di sigarette, usando una ricarica di penna a biro che teneva nascosta nel suo corpo. I suoi scritti, in questa versione inedita, rappresentano una raccolta di grandissimo spessore, soprattutto per la testimonianza storica di condizioni di detenzione disumane. Ma ci rivelano, altresì, la personalità di Sands, la sua passione per la letteratura e la storia, il suo carisma ed il suo amore per la libertà; descrivendo straordinariamente tutta la tenacia di un ribelle acuto, lucido e inflessibile e allo stesso tempo un giovane uomo dotato di una inestimabile sensibilità umana e poetica, oltre che di un senso morale altissimo che lo porterà in assoluta consapevolezza a scegliere di morire.