Cass. Pen., Sez. I, sent. 08.04.2022, n. 26001: condizioni per accedere al beneficio della liberazione anticipata

Per l’ottenimento della liberazione anticipata non è sufficiente che il condannato si limiti a tenere una condotta esclusivamente passiva, osservando con disciplina le norme che regolano l’espiazione della pena, essendo altresì necessario che il detenuto “concretizzi un modo di operare di valore sintomatico rispetto ai fini perseguiti dalla legge”.

In proposito, la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito la necessità di condotte concrete che siano significative “di una volontaria cooperazione tesa al più efficace reinserimento nella società”, quali, fra le altre, la correttezza nei rapporti interpersonali, il rispetto delle regole, la disponibilità ai colloqui con gli operatori e il riguardo verso le figure istituzionali.

Il beneficio della liberazione anticipata di cui all’art. 54 Ord. pen. presuppone un giudizio positivo in ordine alla partecipazione del soggetto al trattamento rieducativo da desumersi mediante una valutazione globale, in primis della – necessaria per l’accesso al beneficio – condotta regolare e partecipativa.

La giurisprudenza di legittimità ha illustrato che detta norma si riferisce – in negativo – “a tutti quei comportamenti che denotino una scarsa adesione alle regole restrittive ed una mancanza di quel particolare impegno che individua la meritevolezza del beneficio, nella prospettiva della rieducazione, che è il fine del trattamento”.

Ebbene, il compimento da parte del detenuto di condotte sintomatiche di una sua insofferenza alle prescrizioni e alle norme dimostra, non tanto il mero difetto di partecipazione all’opera di rieducazione, bensì proprio il difetto del requisito di base, ossia la regolarità della condotta.

Qui il testo della sentenza.

 

A cura di Beatrice Paoletti

Contributi simili

Luca Sterchele – “Il carcere invisibile – Etnografia dei saperi medici e psichiatrici nell’arcipelago carcerario”, Maltemi Editori 2021

Si segnala l’opera di Luca Sterchele, “Il carcere invisibile – Etnografia dei saperi medici e psichiatrici nell’arcipelago carcerario“, edito da…

Leggi tutto...

18 Novembre 2022

Qualche dato da Strasburgo: le statistiche del 2021 in tema di probation del Consiglio d’Europa

Con un comunicato stampa del 21.6.2022, il Consiglio d’Europa ha pubblicato la ricerca statistica annuale condotta dall’Università di Losanna sul…

Leggi tutto...

23 Giugno 2022

Considerazioni della Ministra Cartabia sulla giustizia riparativa – Conferenza di Venezia, 13 e 14 dicembre

"I pray that discord, that insatiable evil, may never rage in this polis". Con una citazione tratta dalle Eumenidi di Eschilo, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha inaugurato la prima conferenza dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa sul ruolo della giustizia riparativa.…

Leggi tutto...

28 Dicembre 2021

Le liste d’attesa nelle REMS: una condanna senza scampo da parte della Corte Europea

Rossi dalla vergogna, anzi paonazzi. E’ questa la sensazione che si prova nel leggere le motivazioni con cui la Corte Edu ha condannato ancora una volta il nostro Paese per violazione, fra l’altro, di due fondamentali disposizioni della Convenzione europea: l’art. 3 (che - come sottolineano per l’ennesima volta, semmai ce ne fosse bisogno, i giudici di Strasburgo - costituisce uno dei valori fondamentali delle società democratiche e impone ai singoli Stati, fra l’altro, di assicurarsi che chiunque si trovi in stato di arresto sia << détenu dans des conditions compatibles avec le respect de la dignité humaine>>) e l’art. 5 ( il quale prende posto <> e, in quanto tale, <> all’interno del sistema convenzionale).…

Leggi tutto...

27 Gennaio 2022

A cura di Angelo Golia, Maria Pia Iadicicco, Paola Maggio, Mena Minafra
Radicalizzazione e carcere: i primi risultati di una ricerca europea

Sommario: 1. Caratteri e obiettivi del progetto.- 2. Il quadro giuridico.- 2.1. I diritti da implementare. – 2.2. Legislazione simbolico-reattiva.…

Leggi tutto...

18 Maggio 2023

Torna in cima Newsletter