Si torna a parlare di morti in carcere. Nel mese di dicembre la Corte Europea dei diritti dell’uomo, in merito al suicidio di Anas Zemzami, avvenuto in data 25 settembre 2015 nel carcere di Pesaro, ha emanato un provvedimento cautelare, con cui è stato chiesto alle Autorità italiane di verificare se il personale carcerario avesse adottato tutte le misure necessarie per evitare tale evento tragico e se la Giustizia italiana avesse effettivamente condotto investigazioni adeguate sull’accaduto. In sostanza la Corte, interrogando l’Italia sulle richiamate questioni, persegue il fine di verificare l’eventuale violazione degli artt 2 e 3 CEDU.
Di seguito il testo del provvedimento:
Corte Europea Zemzami v. Italy
Questo fatto riporta alla luce un altro episodio di suicidio avvenuto nel 2001 nelle carceri italiane, il caso Citraro e Molino c. Italia (dal nome dei genitori del detenuto deceduto). Qui la Corte aveva condannato l’Italia per la violazione dell’art 2 CEDU, non avendo le autorità nazionali adottato le cautele necessarie per evitare l’evento.
Qui il testo della sentenza: CASE OF CITRARO AND MOLINO v. ITALY
Alla luce delle considerazioni esposte dalla Corte nel provvedimento appena richiamato ci si aspetta dunque una decisione analoga anche con riferimento al caso Zenzami. Vedremo se la nostra opinione sarà fondata. Ai posteri l’ardua sentenza…
Niccolò Domenici