T. sorveglianza di Bari – 08/07/2021 – liberazione anticipata

Il Tribunale si pronuncia su un provvedimento di reclamo avverso il rigetto da parte del Magistrato di Sorveglianza di un’istanza di liberazione anticipata.

In particolare, la richiesta di liberazione anticipata presentata dal detenuto aveva ad oggetto due pregressi semestri detentivi in relazione ad uno dei quali, tuttavia, l’istante si era reso irreperibile per tre giorni salvo poi costituirsi presso la casa circondariale di suo gradimento.

Il Magistrato, nel rigettare l’istanza proposta sottolinea come la condotta dal condannato tenuta e, in particolare l’essersi reso irreperibile per tre giorni, è da considerarsi di tale gravità da escludere prova della partecipazione all’opera rieducativa neppure in relazione al semestre di valutazione formalmente immune da vizi.

Il Tribunale, nel rigettare il reclamo e confermare l’ordinanza del magistrato di sorveglianza richiama il seguente principio di diritto elaborato dalla giurisprudenza di legittimità: “in materia di liberazione anticipata il principio della valutazione frazionata per semestri del comportamento del condannato non esclude che la trasgressione possa riflettersi negativamente anche nel giudizio relativo a semestri antecedenti e sui periodi non immediatamente contigui. La gravità della violazione ha una forte determinazione sulla distanza temporale rispetto al periodo per cui viene richiesto il beneficio.

Ordinanza PDF

Contributi simili

La riparazione per ingiusta detenzione e la irretroattività della disciplina penitenziaria nel contesto delle preclusioni introdotte dalla c.d. legge spazzacorrotti

Nel lontano 1996, la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità costituzionale dell’art. 314 c.p.p. nella parte in cui non prevede il diritto all’equa riparazione anche per la detenzione ingiustamente patita a causa di erroneo ordine di esecuzione [Corte cost., 18 luglio 1996, n. 310 in Giur. cost., 1996, 2557]. La disposizione del codice di rito, com’è noto, si occupa testualmente soltanto di chi abbia subito una misura cautelare custodiale e sia successivamente prosciolto con sentenza irrevocabile, nonché del caso in cui si accerti successivamente che il provvedimento restrittivo sia stato emesso o mantenuto in carenza dei presupposti legittimanti la compressione della libertà, ovvero quando nei confronti del soggetto sottoposto a misura cautelare in carcere sia poi pronunciata sentenza di archiviazione o non luogo a provvedere.…

Leggi tutto...

12 Aprile 2022

L’essenza dell’habeas corpus nel confronto con la libertà di circolazione: la sentenza n. 127 del 2022 C. Cost.

Con la sentenza ivi in commento, la Consulta è intervenuta su un tema strettamente connesso all’universo penitenziario, ovvero la duplice…

Leggi tutto...

30 Maggio 2022

Cass. Civ., Sez. Lav., ord. 17 marzo 2022, n. 8792: al detenuto lavoratore spetta il trattamento retributivo del c.d. minimo assoluto

Con la presente ordinanza la Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione ha sostenuto, in accoglimento di due motivi proposti,…

Leggi tutto...

19 Settembre 2022

Ministra Cartabia: gestione dei benefici penitenziari nel corso della pandemia e problema del sovraffollamento carcerario

La ministra Cartabia risponde, in occasione del question time che si è tenuto lo scorso 7 aprile, sulla gestione dei…

Leggi tutto...

13 Aprile 2022

Cass. Pen. Sez. I., sent. 16 marzo 2021, n. 27374: lavoro all’esterno

Cass. Pen. Sez. I., Sent., n. 27374/2021, (ud.16.03.2021) dep. 15.07.2021  OGGETTO: Istituti di prevenzione e di pena – Ammissione al…

Leggi tutto...

3 Gennaio 2022

Torna in cima Newsletter