Trattamento e internamento coatti delle persone con disabilità mentali: appello contro il Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo

Si segnala l’appello al governo italiano perché in sede di Consiglio d’Europa si pronunci contro il Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo circa il trattamento e l’internamento coatti delle persone con disabilità mentali, firmato il 26 ottobre 2021 da: la Società della Ragione, Altro Diritto, Osservatorio Stop OPG per la salute mentale, SOS Sanità, Fondazione Franca e Franco Basaglia, Antigone, Coordinamento Nazionale Salute Mentale, Rete Salute Welfare Territorio, Forum Droghe, UNASAM (Unione Nazionale delle associazioni per la salute mentale), ConfBasaglia (Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo), CILD (Coalizione Italiana per i Diritti e le Libertà Civili), Centro per la Riforma dello Stato, Club SPDC No Restraint, Parsec Consortium, Legacoopsociali, A Buon Diritto, l’Isola di Arran.

Come ribadito all’interno dell’Appello, per i firmatari “il testo e lo spirito della bozza di protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo, oltre a violare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata da 46 dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, incluso l’Italia), contrasta con la legge 180/1978”. Difatti, questa legge, “ribadendo il principio generale della volontarietà del trattamento per i pazienti psichiatrici, stabilisce un’unica procedura, sottoposta a chiari limiti, anche temporali, per l’esecuzione di trattamenti involontari (TSO), con precise garanzie per il paziente. Al contrario, il testo del protocollo aggiuntivo reintroduce l’internamento (Involuntary placement), come in era manicomiale. Inoltre, rilancia l’idea della pericolosità sociale del paziente psichiatrico (che infatti sarà internato con provvedimento giudiziario), e non pone alcun limite temporale al trattamento e all’internamento involontari. In più, legittima e rilancia la contenzione”. In particolare, “per l’Italia in specifico, il protocollo è anche in palese contraddizione con gli indirizzi emersi dalla recente conferenza nazionale “Per una Salute Mentale di comunità”, promossa dal Ministero della Salute”.

I firmatari chiedono, quindi, che “l’Italia, sia in sede di DH BIO, sia eventualmente in sede del Comitato dei Ministri, si opponga all’adozione della bozza di protocollo alla Convenzione di Oviedo, facendo proprie le indicazioni dell’Assemblea Parlamentare, contenute nella raccomandazione 2158 del 2019: in essa l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa chiede il ritiro del Protocollo Aggiuntivo per procedere in alternativa alla redazione di linee guida per incrementare le buone pratiche a sostegno del trattamento volontario, la via più sicura per ridurre e in prospettiva eliminare la coercizione nei servizi di salute mentale”.

Di seguito, il testo completo dell’appello.

Contributi simili

A cura di Michelangelo Taglioli (Università di Pisa)
Il ruolo cruciale dell’architettura nel carcere

Il Progetto Osep prosegue nella presentazione di carceri aderenti al modello ‘aperto’. Dopo aver illustrato il funzionamento di quello nostrano…

Leggi tutto...

17 Marzo 2023

Appello: ritorno al manicomio giudiziario o grande riforma?

Si segnala l’Appello: “La Corte Costituzionale al bivio: ritorno al manicomio giudiziario o grande riforma?”, proposto dalla Società della Ragione, a cui si rimanda. Si legge, nel testo dell’appello, che “il 15 dicembre la Corte Costituzionale si pronuncerà su una istanza di un magistrato di Tivoli che ha sostenuto l’illegittimità della legge 81 del 2014, il provvedimento che ha disposto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG)”.…

Leggi tutto...

13 Dicembre 2021

Cass. Pen., Sez. I, sent. 25 febbraio 2022, n. 13660: la presunzione relativa di veridicità delle allegazioni del detenuto nei procedimenti ex art. 35-ter Ord. Pen.

Nel casso in oggetto, il Tribunale di Sorveglianza, a fronte della mancata ricezione di informazioni dall’Amministrazione Penitenziaria, aveva considerato fondate…

Leggi tutto...

29 Settembre 2022

Un evidente vulnus alla tutela della persona disabile nelle proposte di riforma elaborate dalla Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario

Nell’elaborato della Commissione presieduta dal prof. Marco Ruotolo sono molti gli interventi suggeriti, che spaziano in settori molto diversi e con incidenza qualitativa assai differente. Basterebbe pensare alle modifiche al Regolamento di esecuzione (d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230) e a quelle all’ordinamento penitenziario, le prime spesso tese a reiterare quanto già affermato nell’ordinamento penitenziario (v. ad es. l’art.1 e soprattutto l’art. 2 concernente il divieto di violenza fisica). Tra i molti contenuti, che meriterebbero ampie e diffuse considerazioni, si vuole in questa sede richiamare l’attenzione sulla modifica proposta in tema di “Visite al minore infermo o al figlio, al coniuge o convivente affetto da handicap in situazione di gravità” disciplinate nell’art. 21-ter o.p.…

Leggi tutto...

19 Giugno 2022

Keep it Trill, pubblicato il sesto rapporto di Antigone sulla giustizia minorile in Italia

Lo scorso 11 febbraio è stato pubblicato il nuovo rapporto di Antigone sulla giustizia minorile in Italia. Si è registrato, in particolare, un netto calo delle presenze in carcere, frutto del percorso, oramai avviato da tempo, di residualizzazione del ricorso alla misura detentiva. A fronte di questo dato, Antigone lancia una proposta: introdurre un Codice penale ad hoc per i minori, che renda il carcere realmente marginale…

Leggi tutto...

15 Febbraio 2022

Le misure di sicurezza applicate ai minori. La tensione fra pericolosità e “diritto agli affetti”

Un magistrato di sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni di Catania ha di recente rigettato l’istanza presentata dal difensore di un minorenne non imputabile, autore di gravi delitti, in merito alla modifica in melius delle prescrizioni lui impartite contestualmente all’applicazione della misura di sicurezza del collocamento in comunità. Il giudice catanese affronta, in particolare, il complesso rapporto fra esigenze di sicurezza e diritto all’affettività esistente in materia di misure di sicurezza applicabili ai minorenni…

Leggi tutto...

28 Febbraio 2022

Torna in cima Newsletter