Si segnala l’interessante lettura de “Il diritto alla speranza davanti alle Corti. Ergastolo ostativo e articolo 41-bis”.
Si tratta di un’opera frutto della collaborazione di cinque autorevoli giuristi: Dolcini, Fiorentin, Galliani, Magi e Pugiotto e con la preziosa prefazione di Francesco Palazzo. Il libro parte con una riflessione critica sullo stato dell’arte in materia di ergastolo ostativo, ampliando la sua focale fino al regime differenziato in peius dell’art. 41-bis ord.penit. Difatti, entrambi stimolano dubbi ed un profondo bisogno di risposte rispetto alla delicata materia dei diritti fondamentali. Dalle riflessioni sullo stato dell’arte, il testo passa, nella sua seconda parte, ad una selezione di decisioni della Corte costituzionale intervenute con l’intento di ripensare e, talvolta, smantellare l’architettura delle varie limitazioni che compongono il regime del 41-bis. Non a caso, oltre alla Relazione della Commissione parlamentare antimafia sul 4-bis a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 253/2019, vengono riportati ulteriori contributi della giurisprudenza di merito e di legittimità sul tema. Un percorso giurisprudenziale che, d’altronde, approda sino all’ordinanza della Corte di Cassazione 3 giugno 2020 n. 18518.
È evidente, dunque, come l’approfondimento critico rappresenti il fil rouge di quest’opera, lasciando sempre sullo sfondo la speranza che, attraverso vari passaggi, si possa raggiungere un coraggioso superamento dell’ergastolo ostativo, di cui gli autori si fanno convinti fautori.